La Compliance Antitrust
La Compliance Antitrust – Le linee guida Antitrust – Antitrust: come evitare sanzioni – Le best practice – Le linee guida AGCM
Cos’è la Compliance Antitrust e a cosa serve
La Compliance Antitrust è un sistema di regole e di procedure interne, solitamente raccolte in un documento chiamato Manuale di Compliance Antitrust, da applicarsi nell’ambito dei processi aziendali e d’impresa per ridurre al minimo il rischio che l’impresa si renda a vario titolo responsabile di illeciti antitrust, quali l’abuso di posizione dominante o la realizzazione di intese anticoncorrenziali, comportamenti, questi, vietati dal diritto nazionale (art. 2, Legge 287/1990 – “Norme per la tutela della concorrenza e del mercato”) e dal diritto comunitario (art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea – TFUE).
Antitrust: come evitare sanzioni o come poter godere di attenuanti
L’adozione di un sistema di Compliance Antitrust non è obbligatoria. Tuttavia la promozione della cultura della concorrenza all’interno dell’impresa, con la procedimentalizzazione di regole finalizzate ad evitare la commissione di illeciti concorrenziali, costituisce un presupposto fondamentale, dapprima per evitare la commissione di comportamenti che possano essere oggetto di sanzione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza. E poi, comunque, nel malaugurato caso in cui una condotta anticoncorrenziale venga comunque tenuta, per l’applicazione di “attenuanti” alla sanzione.
Antitrust: le sanzioni – l’ordine di cessazione e l’imposizione di misure e rimedi
I poteri, istruttori prima, e sanzionatori poi, dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in materia Antitrust sono estremamente penetranti.
Solo a titolo esemplificativo non è superfluo sottolineare che l’Autorità Garante, laddove ravvisi un’infrazione alla disciplina concorrenziale in primo luogo ne vieta la reiterazione e può imporre anche “l’adozione di qualsiasi rimedio comportamentale o strutturale proporzionato all’infrazione commessa e necessario a far cessare definitivamente l’infrazione stessa” (art. 15, comma 1, L. 287 del 1990).
Antitrust: le sanzioni – La sanzione amministrativa pecuniaria fino al 10 per cento del fatturato dell’ultimo anno
Il Comma 1-bis dell’articolo 15, Legge 287/1990, stabilisce poi che “tenuto conto della gravità e della durata dell’infrazione, dispone inoltre l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria fino al 10 per cento del fatturato realizzato nell’ultimo esercizio“.
Le linee guida Antitrust dell’AGCM: i trattamenti premiali e le “best practice Antitrust”: come evitare sanzioni o comunque come ridurle
Con provvedimento del 25 settembre 2018, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha adottato le Linee Guida Antitrust (reperibili QUI) in materia, che costituiscono un concreto supporto agli operatori nella realizzazione di adeguati programmi di Compliance per le imprese.
Nell’ambito delle Linee Guida, l’AGCM stabilisce l’opportunità di riconoscere alle imprese che adottino una idonea compliance antitrust trattamenti premiali all’atto della comminazione di eventuali sanzioni.
I trattamenti premiali per chi adotti un programma di Compliance Antitrust sono modulati a seconda dell’efficacia del programma adottato
Le Linee Guida Antitrust modulano tali trattamenti premiali in funzione dell’efficacia concreta del programma di Compliance Antitrust adottato. In particolare, le Linee Guida distinguono tra programmi di compliance adottati DOPO dell’avvio del procedimento istruttorio e PRIMA di esso.
- In relazione ai primi (cioè quelli adottati solo una volta che sia stata avviata un’istruttoria), le Linee Guida stabiliscono che l’impresa può beneficiare di una riduzione massima della sanzione fino al 5 (cinque) per cento. In ogni caso, poi, occorrerà che il programma di Compliance Antitrust venga attuato in tempo utile affinché la sua efficacia possa essere valutata dall’AGCM nel corso del procedimento (cfr. Linee Guida, par. 29).
- In relazione, invece, ai programmi di Compliance Antitrust adottati PRIMA dell’apertura di un ‘istruttoria, l’Autorità distingue tra:
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- Programmi “EFFICACI”: sono quelli che hanno consentito “la tempestiva scoperta e interruzione dell’illecito prima della notifica dell’avvio del procedimento istruttorio“. Per tali programmi la riduzione della sanzione può giungere fino al 15% dell’importo;
- Programmi “NON MANIFESTAMENTE INADEGUATI”: sono i programmi che NON hanno consentito la scoperta e l’interruzione dell’illecito, e che tuttavia non risultino manifestamente inadeguati. In questo caso l’impresa può godere di una riduzione sino al 10% dell’importo della sanzione, ma solo a condizione che l’impresa integri il programma ed inizi a darvi attuazione dopo l’avvio del procedimento;
- Programmi “MANIFESTAMENTE INADEGUATI”: si tratta di programmi di Compliance Antitrust che mostrino gravi carenze contenutistiche, in relazione ai quali manchino evidenze dell’effettiva attuazione, o che ha comunque consentito la partecipazione dei dirigenti apicali dell’impresa all’illecito contestato. In questo caso non vi è alcun trattamento premiale, e l’impresa può beneficiare di una riduzione sino al 5% dell’importo della sanzione, ma solo a condizione che modifichi significativamente e celermente il Programma.
La Compliance Antitrust – Cosa deve prevedere il Programma di Compliance – Le Best Practice Antitrust
Ogni Programma di Compliance Antitrust è ovviamente “ritagliato” a misura dell’impresa coinvolta. Sono le stesse Linee Guida Antitrust, infatti, a prevedere espressamente che la Compliance Antitrust deve essere adeguato all’Impresa, al suo settore di mercato, al contesto territoriale nel quale opera, e più in generale a tutte le caratteristiche concrete che la caratterizzano (dalla tipologia e quantità dei fornitori, a quella dei clienti, etc.).
Il Programma di Compliance deve seguire le c.d. BEST PRACTICE ANTITRUST
Affinchè un Programma di Compliance possa dirsi “ADEGUATO” nel senso sopra specificato, e possa quindi dare luogo, se del caso, a meccanismi “premiali” e/o di riduzione delle sanzioni irrogate dall’Autorità, le Linee Guida prevedono che esso debba avere le seguenti caratteristiche, rispondenti alle c.d. Best Practice Antitrust:
- deve valorizzare e promuovere la CULTURA DELLA CONCORRENZA (individuando, ad esempio, un responsabile del programma e dotando il programma stesso di risorse aziendali sufficienti al raggiungimento dello scopo);
- l’adozione del programma deve essere preceduta, a monte, da un’adeguata valutazione dei rischi di commissione di illeciti antitrust (dovranno pertanto essere individuate aree di rischio specifiche e dovrà essere effettuata un’analisi sul possibile verificarsi di eventi rilevanti nell’ambito di dette aree di rischio);
- deve prevedere idonee attività di formazione del personale;
- deve prevedere, ancora, un’adeguata e periodica attività di monitoraggio ed auditing sul “funzionamento” e sull’applicazione delle regole di compliance. Si tratta di un’attività particolarmente importante, atteso il fatto che il settore è soggetto a continue evoluzioni giurisprudenziali che possono avere un impatto rilevante sull’adeguatezza del Programma di Compliance Antitrust e, conseguentemente, sulla applicabilità delle “attenuanti” di cui si è detto.
La Compliance Antitrust – Come possiamo aiutarti
Ci occupiamo da diversi lustri di diritto antitrust e della concorrenza, e forniamo regolarmente assistenza e consulenza alle imprese in materia di Abuso di posizione dominante e tutela dei meccanismi concorrenziali così come disegnati dal diritto nazionale e comunitario in materia.
Antitrust: come evitare sanzioni
Possiamo aiutarti nella predisposizione di un adeguato ed efficace Programma di Compliance Antitrust che sia predisposto secondo le Best Practice Antitrust così come delineate nelle più volte citate Linee Guida Antitrust del 25 settembre 2018.
Hai la necessità di predisporre un Programma per la tua impresa che rispetti la Compliance Antitrust? E’ stata aperta un’istruttoria Antitrust nei confronti della tua azienda?
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