Concorrenza sleale del Socio della Srl: come prevenirla e difendersi
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La concorrenza sleale di competitors scorretti è certamente una delle questioni più problematiche che l’imprenditore deve affrontare nell’ambito della propria attività.
Cos’è la concorrenza sleale di un socio o di un ex socio di Srl
Particolarmente insidiosa è la concorrenza sleale di chi fa o faceva parte della società, in quanto il socio, o l’ex socio, è spesso in possesso di informazioni riservate e delicatissime dell’azienda, che potrebbe utilizzare in chiave concorrenziale nell’ambito di una propria attività.
Quando si configura la concorrenza sleale del socio
Il socio può svolgere attività in concorrenza se lo statuto non lo vieta
Il Socio di una Srl in linea di principio è libero di intraprendere un’attività propria, anche se in concorrenza con quella della Società della quale è socio. Tutto ciò, ovviamente, salvo il caso in cui lo statuto della società lo vieti espressamente oppure disponga l’esclusione del socio per giusta causa (lo svolgimento di un’attività in concorrenza sarebbe certamente valutato come giusta causa di esclusione).
In ogni caso, anche laddove consentita, l’attività in concorrenza deve essere svolta lealmente e secondo correttezza
E’ evidente, comunque, che il socio non può svolgere attività utilizzando mezzi scorretti nei confronti della Società. Ad esempio, è certamente vietato, e costituisce atto di slealtà concorrenziale:
- usare informazioni riservate della Società;
- stornare dipendenti o clienti della Società;
- sottrarre liste clienti, documenti relativi a strategie commerciali, elenchi o materiale di proprietà della Società.
Concorrenza sleale socio Srl – Come risolvere il problema
Si può agire in via d’urgenza per fermare la violazione, o in via ordinaria per richiedere il risarcimento del danno
Se risulta dimostrata l’attività concorrenziale del socio della srl (o dell’ex socio) si può agire in due modi differenti:
- se l’attività è ancora in corso, si può agire richiedendo al Giudice civile un provvedimento che in via d’urgenza vieti la prosecuzione dell’attività slealmente concorrenziale;
- se l’attività è cessata, ma ha comunque generato un danno, occorrerà agire in via ordinaria per richiedere il risarcimento del danno.
Le Sentenze ed i provvedimenti di Studio Legale Adamo
Abbiamo un ventennio di esperienza nel campo della tutela dell’impresa dalla concorrenza sleale, ed abbiamo ottenuto numerosi provvedimenti di accoglimento (a tutela dei diritti dei clienti lesi dalla concorrenza sleale) o anche di rigetto delle pretese avversarie, quando illegittime. Verifica, per esempio:
- Trib. Genova, 22 dicembre 2022;
- Trib. Bologna, 10 maggio 2022;
- Trib. Ancona, 4 marzo 2021: vietato d’urgenza l’impiego abusivo di un marchio d’impresa insieme ad altro materiale protetto da privativa d’autore;
- Trib. Ancona, 24 marzo 2020: ordinata ad un ex franchisee la cessazione dell’uso non autorizzato del marchio dell’ex franchisor;
- Trib. Genova, 7 settembre 2018: inibito l’uso abusivo di un marchio altrui come “parola chiave” su Google Adwords;
- Trib. Napoli, 3 maggio 2018: inibito d’urgenza l’utilizzo commerciale abusivo, anche su internet, del marchio d’impresa della ricorrente;
- Trib. Firenze, 3 gennaio 2018: ordine di cessazione urgente dell’uso non autorizzato di un marchio.
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