Aprire in franchising: vantaggi e svantaggi

Come aprire un franchising – Negozi in franchising – Vantaggi e svantaggi del franchising: a cosa fare attenzione

Giovanni Adamo

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Cos’è il franchising?

Il Franchising è una particolare tipologia di contratto, regolata in Italia dalla Legge 129 del 2004, la cui esperienza è maturata principalmente negli Stati Uniti nella seconda metà del secolo scorso, sulla base del quale un imprenditore, titolare di un marchio noto, dotato di un’attività già da tempo strutturata e presente sul mercato, e con metodologie di lavoro già sperimentate, concede ad un altro imprenditore, solitamente alla prima esperienza, ma comunque meno strutturato ed esperto del primo, il diritto di aprire un punto vendita o dei negozi in franchising ed impiegare il proprio marchio ed in generale i propri segni distintivi, e le proprie metodologie di lavoro, solitamente verso un corrispettivo da corrispondersi in due distinte occasioni: la prima, all’atto dell’ingresso nel “sistema” (cosiddetta “Fee d’ingresso”); la seconda, a cadenza mensile (o trimestrale, o semestrale), cioè la cosiddetta “royalty”, che può essere determinata in misura fissa, o in misura percentuale sul fatturato del punto vendita affiliato.

Andiamo ora ad analizzare vantaggi e svantaggi del franchising.

Quali sono i vantaggi di aprire un’attività in franchising?

Aprire una attività in franchising, almeno sulla carta, presenta numerosi vantaggi per l’imprenditore affiliato. Aprire in franchising infatti significa beneficiare non solo della notorietà di un marchio che ha già una sua posizione sul mercato, ma anche di metodologie di lavoro che, essendo già state ampiamente “testate”, dovrebbero avere già dato prova di efficienza ed utilità per la gestione dell’attività di impresa. Sotto il primo profilo, è evidente che l’imprenditore affiliato, operando con i marchi ed i segni distintivi dell’affiliante, viene totalmente identificato con quest’ultimo, di cui viene percepito come una sorta di “sede distaccata”. Sotto il secondo profilo, l’affiliato sarà esonerato dai costi interni di sviluppo di quelle metodologie di lavoro, che l’affiliante ha adottato sulla base della propria esperienza, di test e di un progressivo “affinamento” delle procedure stesse (che vanno dalla scelta dei fornitori alle tecniche di vendita, ad esempio).

Gli svantaggi del franchising

Gli svantaggi del franchising risiedono sostanzialmente, per l’imprenditore affiliato, nella rinuncia, per gestire i propri negozi in franchising, a buona parte della propria autonomia contrattuale: Egli dovrà seguire procedure predeterminate “a monte” dal Franchisor, avrà dei prezzi caldamente raccomandati dal Franchisor da praticare ai clienti, potrà fornire a questi ultimi solo e soltanto i prodotti ed i servizi forniti dal Franchisor.

E’ molto importante far visionare ad un Avvocato il contratto PRIMA di concluderlo

A fronte della notevole compressione dei margini di autonomia qui evidenziata, pertanto, è evidente l’importanza di una consulenza esperta sul franchising PRIMA di aprire in franchising, anche per meglio comprendere vantaggi e svantaggi del franchising stesso.

Gli obblighi del contratto di franchising: a cosa fare attenzione nell’aprire in franchising

Franchising: a cosa fare attenzione

Il contratto ha forza di legge tra le parti. Non può essere sciolto che per mutuo dissenso o per cause ammesse dalla Legge” (art. 1372 c.c.).

Sul punto consulta l’articolo a questo LINK

Una volta firmato, il contratto di franchising, come previsto dal Codice Civile, sarà la Legge vigente tra le parti di esso. Il contratto prevede ovviamente obblighi per entrambe le parti, che possono così sintetizzarsi:

Per il Franchisor:

  • trasferire il know how e consentire al Franchisee di utilizzare i marchi;
  • effettuare l’attività di formazione iniziale e di aggiornamento successivo;
  • effettuare l’attività di consulenza in corso di contratto;
  • prestare la propria assistenza per risolvere eventuali problemi in corso di rapporto.

Per il Franchisee:

  • impiegare solo e soltanto i marchi ed il know how del Franchisor;
  • pagare nei termini pattuiti le royalties per l’affiliazione;
  • svolgere la propria attività secondo correttezza e buona fede.

Si può uscire dal franchising?

Come detto poc’anzi, il contratto si scioglie solo per mutuo dissenso o per le cause ammesse dalla Legge: queste cause risiedono sostanzialmente, nel caso del contratto di franchising, in tre diverse ipotesi (sul punto, per eventuali approfondimenti, potrebbe essere utile consultare questo ARTICOLO):

  • il contratto E’ NULLO fin dall’inizio, perché ad esempio manca un elemento essenziale, o viola una norma imperativa;
  • il contratto è ANNULLABILE, se, ad esempio, il Franchisor ha fornito FALSE INFORMAZIONI al Franchisee;
  • il contratto non è stato adempiuto correttamente: in questo caso la parte adempiente può agire per la RISOLUZIONE del franchising.

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