Utilizzo del Marchio Registrato: Come Funziona? Quando si Può Usare?
Utilizzo marchio registrato – Uso del marchio – Uso marchio registrato – Utilizzo del marchio
Nel mondo degli affari, il marchio registrato rappresenta un asset fondamentale per distinguersi sul mercato. Comprendere come fare un corretto utilizzo del marchio registrato e quando è possibile usarlo è essenziale, da un lato per proteggere il proprio brand e, dall’altro, per rispettare i diritti altrui e non rischiare di essere coinvolti in defatiganti e costose procedure legali.
Cosa si intende per marchio registrato e come funziona?
Un marchio registrato è un segno distintivo che identifica e distingue i prodotti o i servizi di un’azienda da quelli di altre. Può essere costituito da parole, nomi, simboli, loghi, colori, suoni o una combinazione di questi elementi. La registrazione del marchio avviene presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) o, per una tutela estesa all’Unione Europea, presso l‘Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO).
Funzionamento della registrazione ed utilità
- Esclusività: la registrazione conferisce al titolare il diritto esclusivo di utilizzare il marchio per i prodotti o servizi specificati;
- Durata: il marchio registrato ha una validità di 10 anni, rinnovabile indefinitamente;
- Tutela legale: il titolare può agire legalmente, su basi assai più sicure, contro chi utilizza il marchio senza autorizzazione.
La registrazione è un processo che prevede una verifica preliminare, detta ricerca di anteriorità, per assicurarsi che il marchio sia distintivo e non confondibile con altri marchi già registrati.
Quando posso usare un marchio registrato?
Un legittimo uso del marchio registrato è riservato al titolare o a coloro che hanno ottenuto un’esplicita autorizzazione, come nel caso di contratti di licenza di marchio o di franchising. L’utilizzo senza consenso può configurare una violazione dei diritti di proprietà industriale, con conseguenze legali significative.
Diritti del titolare
- Uso esclusivo: il titolare può utilizzare il marchio in modo esclusivo per i prodotti o servizi registrati;
- Divieto a terzi: può impedire ad altri di utilizzare segni identici o simili che possano creare confusione nel pubblico.
Eccezioni all’uso esclusivo
Esistono circostanze specifiche in cui è consentito l’ utilizzo del marchio altrui:
- Uso descrittivo: quando il marchio è utilizzato per descrivere caratteristiche del prodotto o servizio (per esempio la qualità o la destinazione del bene o del servizio);
- Esaurimento del diritto: se il prodotto è stato immesso sul mercato dal titolare o con il suo consenso, il diritto di opporsi alla sua rivendita è esaurito;
- Uso per finalità non commerciali: utilizzo in ambiti privati o per scopi didattici e di ricerca.
Quando è consentito l’uso del marchio altrui?
Uso del marchio altrui: si tratta di un tema delicato, regolato da precise normative con finalità di bilanciamento – non sempre facile – tra i diritti del titolare e le libertà di impresa e di espressione. A certe condizioni, infatti, un utilizzo del marchio registrato altrui è possibile.
Situazioni consentite
1. Pubblicità comparativa lecita: è consentito utilizzare il marchio di un concorrente per confrontare oggettivamente caratteristiche di prodotti o servizi, purché l’informazione sia veritiera e non denigratoria (cfr. la disciplina del D. Lgs. 145 del 2007).
2. Riferimento necessario: Quando è indispensabile per indicare la destinazione di un prodotto o servizio, ad esempio, l’uso di pezzi di ricambio o accessori compatibili (cfr. art. 21 del Codice della Proprietà Industriale).
3. Libertà di espressione: In ambiti artistici, satirici o giornalistici, l’uso del marchio può essere consentito nel rispetto dei diritti morali e dell’onore del titolare.
Limiti e condizioni
In ogni caso, perché vi sia lecito utilizzo del marchio altrui e non vi sia abusivo utilizzo del marchio registrato, occorre che siano rispettate le seguenti condizioni:
- Assenza di confusione: l’uso non deve indurre in errore il pubblico sull’origine dei prodotti o servizi;
- Rispetto della reputazione: non deve danneggiare la reputazione o il valore distintivo del marchio;
- Finalità lecite: non deve essere utilizzato per scopi illeciti o per trarre vantaggio indebito dalla notorietà del marchio altrui.
Chi ha fatto uso di un marchio successivamente registrato da altri può continuare ad usarlo?
La situazione in cui un soggetto utilizza un marchio prima che venga registrato da un altro richiede un’analisi approfondita.
Utilizzo del marchio registrato: Il diritto di preuso
Secondo l’Articolo 12 del Codice della Proprietà Industriale, chi ha già utilizzato in buona fede un marchio non registrato ha il diritto di continuare ad usarlo nei limiti del preuso, anche se un terzo registra successivamente lo stesso marchio.
Condizioni per il preuso
Affinché vi sia un valido preuso, occorre che siano presenti le seguenti condizioni:
- Uso precedente alla registrazione: l’uso deve essere anteriore alla data di deposito della domanda di registrazione del marchio da parte del terzo;
- Buona fede: l’utilizzo deve essere avvenuto senza la consapevolezza di ledere diritti altrui;
- Ambito territoriale: il diritto di preuso è limitato all’area geografica in cui il marchio è stato effettivamente utilizzato.
Limiti al diritto di preuso
Colui il quale voglia invocare un legittimo diritto di preuso, in ogni caso, non può estendere l’uso del marchio oltre i limiti del preuso né opporsi alla registrazione effettuata dal terzo. Inoltre, non può cedere o concedere in licenza il marchio senza il consenso del titolare registrato.
Cosa fare se hanno copiato il tuo marchio registrato?
La contraffazione o l’imitazione di un marchio registrato può causare gravi danni economici e di immagine. In QUESTO ARTICOLO scoprirai come agire per proteggere i tuoi diritti. Di seguito ulteriori precisazioni.
I passi da seguire per impedire la contraffazione o l’abusivo utilizzo del tuo marchio registrato
1. Raccolta di prove: è indispensabile documentare tutte le evidenze dell’uso illecito, come prodotti, packaging, pubblicità e comunicazioni;
2. Consulenza legale: Rivolgersi a un avvocato specializzato in proprietà industriale per valutare la situazione;
3. Diffida formale: inviare una lettera di diffida al contraffattore, intimando la cessazione immediata dell’illecito utilizzo del marchio registrato.
4. Azioni giudiziarie: se necessario, promuovere un’azione legale per ottenere l’inibitoria dell’uso del marchio e il risarcimento dei danni subiti.
Alcune accortezze in via preventiva
- Sorveglianza del mercato: monitorare costantemente il mercato per individuare eventuali violazioni o l’abusivo utilizzo del marchio registrato;
- Registrazione internazionale: estendere la registrazione del marchio nei paesi di interesse per ampliarne la tutela;
- Informazione e formazione: sensibilizzare partner e distributori sull’importanza del marchio e sulle modalità corrette di utilizzo.
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