Post con insulti su Facebook: 5000 euro di risarcimento

Il danno da diffamazione su Facebook

Post con insulti su Facebook – Il danno da diffamazione su Facebook – Tutela della reputazione su Facebook – La diffamazione su internet

Giovanni Adamo – Eliana Arezzo

Il Tribunale di Pavia si è pronunciato, con una Sentenza del 4 novembre 2020, in relazione ad un post con insulti su Facebook. Il tema è quello della tutela della reputazione su Facebook e, più in generale, quello della diffamazione su internet e dei possibili rimedi, inibitori e risarcitori.

Nel caso di specie, la vicenda traeva origine da alcune condotte diffamatorie poste in essere tramite il noto social network facebook nei confronti di un avvocato.

In particolare la condotta diffamatoria era stata perpetrata tramite la pubblicazione di un fotomontaggio e di un post al vetriolo, contenti insulti coloriti, e gravemente denigratori delle qualità professionali e personali dell’avvocato.

Occorre “bilanciare” il diritto di critica e i diritti all’onore e alla dignità

L’analisi della vicenda pone l’attenzione sul bilanciamento tra il diritto di manifestazione del pensiero tutelato ex art. 21 Cost. e il diritto all’onore e alla dignità altrui.

Ed infatti, seppure la giurisprudenza abbia ribadito costantemente che il diritto di critica possa essere esercitato anche quando ne derivi una lesione dell’altrui reputazione, costituendo causa di giustificazione della condotta, è necessario che vengano rispettati i limiti della verità, della continenza e della pertinenza della notizia, tenuto anche conto del contesto nella quale la stessa venga diffusa.

Il Tribunale di Pavia ha evidenziato che “la critica riportata sullo strumento del social network mediante commento sulla bacheca Facebook, comporta la pubblicizzazione e la diffusione di esso, per la idoneità del mezzo realizzato a determinare la circolazione del commento tra un gruppo di persone ed integra, astrattamente, la sussistenza di illecito di rilevanza penale.”

Come già ribadito dall’orientamento giurisprudenziale consolidato in tema di diffamazione su internet, valgono poi, le regole per la diffamazione a mezzo stampa.

Pertanto, nel caso di pubblicazione di un post con insulti su Facebook, il diritto alla libertà di espressione deve essere mitigato con altri diritti, anch’essi di rango costituzionale quali quello all’onore e alla reputazione, nel rispetto dei parametri della correttezza dell’informazione dettati per la diffusione di notizie a mezzo stampa.

Post con insulti su Facebook: 5000 euro di risarcimento

Il Tribunale accoglieva l’appello avverso la sentenza di primo grado e liquidava in via equitativa in 5000 euro il danno, tenuto conto dei criteri stabili dall’Osservatorio della Giustizia civile del Tribunale di Milano e cioè notorietà di chi diffama, ruolo professionale del diffamato, reiterazione condotta e diffusività del messaggio diffamatorio.

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