- in caso di diffamazione su Facebook, o su altri social network;
- per richiedere il risarcimento del danno da diffamazione
- in caso di lesione della riservatezza;
- nel caso di pubblicazione di un commento offensivo che ti riguarda
Diffamazione sui Social Network
Diffamazione sui Social Network – Diffamazione su Facebook – Offese su Facebook – Risarcimento del danno da diffamazione – Un ventennio di esperienza in materia di controversie civili per diffamazione e lesione della reputazione. Un ventennio nel quale si è passati dalla gestione delle controversie per lesione della reputazione a mezzo stampa sui giornali “cartacei”, alla diffamazione attraverso i social network (e dunque la diffamazione su Facebook, o le offese su Facebook) fino al vero e proprio cyberbullismo.
“L’offesa in bacheca integra il delitto di diffamazione aggravata” (Cassazione Penale, 2 gennaio 2017)
Ci occupiamo di risarcimento del danno da diffamazione e di tutela della persona sin dai primi anni 2000, ed abbiamo fornito consulenza ed assistito in giudizio imprese, associazioni e privati cittadini lesi dalla diffusione di notizie o commenti screditanti.
Abbiamo affrontato, o comunque studiato ed analizzato, le criticità più ricorrenti nel rapporto e nel difficile equilibrio tra manifestazione (lecita) del pensiero e lesione (illecita) della reputazione, quali, ad esempio:
- la diffamazione di soggetti non direttamente nominati;
- la lesione della reputazione di privati ed imprese
- la lesione della reputazione di associazioni lese nel contesto di un aspro dibattito e di critica politica;
- la lesione dell’onore di professionisti lesi nell’ambito dell’esercizio, da parte di terzi, del diritto di critica sindacale;
- il rapporto tra diritto di cronaca e diritto all’oblìo, e l’orientamento della Corte di Cassazione a Sezioni Unite (Sentenza 11 luglio del 2019);
- la violazione del diritto all’immagine (Trib. Bologna, 5 settembre 2019)
Nel caso di diffamazione sui social network è essenziale chiedere l’assistenza del legale:
- se una delle parti ha già trasmesso all’altra una diffida o un atto giudiziario;
- se si ritiene di essere stati gravemente e pubblicamente lesi da un commento su Facebook, su Twitter o su Instagram;
- se si è subìta una lesione della riservatezza;
- se è stata pubblicata una notizia falsa o tendenziosa;
- se si è danneggiati dalla pubblicazione di un commento offensivo o ingiustamente critico.
Leggi anche:
https://www.studiolegaleadamo.it/social-e-diffamazione-10-000-euro-di-risarcimento